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Nel mondo ad alto impatto degli sport professionistici, in particolare nella National Football League (NFL), la carriera di un atleta è definita dalle prestazioni e dalla longevità. Le incessanti sollecitazioni fisiche, tuttavia, spesso portano a dolori cronici, infiammazioni e stress mentale significativo. Tradizionalmente, gli atleti hanno fatto affidamento su oppioidi e FANS, ma un’alternativa potente e naturale sta rapidamente guadagnando terreno negli spogliatoi e nelle strutture di allenamento: il cannabidiolo (CBD). Questo composto non psicoattivo, insieme ad altri cannabinoidi come il CBG, non  solo sta cambiando il dibattito sul recupero, ma sta riscrivendo l’intero playbook.

La scienza di un recupero più veloce

Il potenziale terapeutico del CBD è radicato nella sua interazione con il sistema endocannabinoide (ECS) del corpo, una complessa rete di recettori che regola tutto, dalla sensazione di dolore alla risposta immunitaria:

1 – Gestione del dolore e dell’infiammazione: il football americano è uno sport estenuante e la gestione del dolore è una battaglia quotidiana per i giocatori. La ricerca scientifica ha dimostrato che il CBD presenta significative proprietà analgesiche e antinfiammatorie.
Uno studio del 2020 pubblicato su Sports Medicine ha evidenziato che il CBD modula la percezione del dolore interagendo con i recettori CB1 e CB2 nel sistema endocannabinoide. A differenza degli antidolorifici convenzionali, il CBD offre un’alternativa non assuefacente per la gestione del dolore sia acuto che cronico, consentendo agli atleti di recuperare in modo più efficace senza il rischio di dipendenza.

2- Migliore recupero e sonno: un sonno di qualità è fondamentale per il recupero atletico. Lo stress fisico e mentale della partita spesso porta ad ansia e disturbi del sonno. Come osserva la dottoressa Emily Williams, scienziata dello sport, “gli effetti ansiolitici del CBD sono rivoluzionari. Calmando il sistema nervoso centrale, aiuta gli atleti a raggiungere il sonno profondo e ristoratore necessario per la riparazione muscolare e le funzioni cognitive”. Gli studi clinici lo confermano, indicando che il CBD
può migliorare la qualità e la durata del sonno, traducendosi direttamente in migliori prestazioni sul campo.

Il CBD sul campo da football: la prospettiva dell'NFL

Per i giocatori della NFL, i benefici vanno oltre il semplice sollievo dal dolore. La natura fisicamente impegnativa del campionato rende i giocatori suscettibili a problemi di salute a lungo termine, tra cui la preoccupazione per l’encefalopatia traumatica cronica (CTE). Le proprietà neuroprotettive del CBD sono oggetto di intense ricerche e speranze.

La stessa NFL sta prendendo nota. Negli ultimi anni, la lega ha ammorbidito la sua posizione sulla cannabis, spostando la sua attenzione dalla punizione al benessere dei giocatori. La NFL e la NFL Players Association (NFLPA) hanno concesso congiuntamente finanziamenti per la ricerca sugli effetti dei cannabinoidi sulla gestione del dolore e sulla neuroprotezione. Questo cambiamento istituzionale riflette la crescente accettazione e le  testimonianze dei giocatori stessi.

Oltre il recupero: i cannabinoidi nelle terapie avanzate

L’applicazione dei cannabinoidi nella medicina sportiva si sta espandendo in campi innovativi come quello della dermocosmesi. Gli atleti sono soggetti a problemi cutanei causati da attrito, esposizione al sole e stress. Le formulazioni topiche a base di CBD offrono benefici antinfiammatori e antiossidanti mirati, aiutando a lenire la pelle irritata, accelerare la guarigione delle ferite e ridurre l’indolenzimento muscolare direttamente alla fonte.

Inoltre, l’attenzione si sta ampliando per includere altri cannabinoidi come il cannabigerolo (CBG). Spesso chiamato la “madre di tutti i cannabinoidi”, il CBG si sta dimostrando promettente per le sue potenti proprietà antibatteriche e la sua interazione unica con l’ECS. In un contesto medico, la combinazione di CBD e CBG può creare un “effetto entourage” sinergico, potenziando i loro benefici terapeutici collettivi sia per gli infortuni sportivi che per le cure dermatologiche avanzate. Il futuro potrebbe risiedere in profili cannabinoidi su misura per specifiche esigenze atletiche e mediche.

Con l’aumentare delle prove scientifiche, è chiaro che i cannabinoidi sono destinati a diventare un pilastro della medicina sportiva. Per i nostri clienti che cercano soluzioni sicure, efficaci e scientificamente provate, il CBD e il CBG rappresentano la nuova frontiera nella cura degli atleti e nel benessere olistico.

Nel mondo ad alto impatto degli sport professionistici, in particolare nella National Football League (NFL), la carriera di un atleta è definita dalle prestazioni e dalla longevità. Le incessanti sollecitazioni fisiche, tuttavia, spesso portano a dolori cronici, infiammazioni e stress mentale significativo. Tradizionalmente, gli atleti hanno fatto affidamento su oppioidi e FANS, ma un’alternativa potente e naturale sta rapidamente guadagnando terreno negli spogliatoi e nelle strutture di allenamento: il cannabidiolo (CBD). Questo composto non psicoattivo, insieme ad altri cannabinoidi come il CBG, non  solo sta cambiando il dibattito sul recupero, ma sta riscrivendo l’intero playbook.

La scienza di un recupero più veloce

Il potenziale terapeutico del CBD è radicato nella sua interazione con il sistema endocannabinoide (ECS) del corpo, una complessa rete di recettori che regola tutto, dalla sensazione di dolore alla risposta immunitaria:

1 – Gestione del dolore e dell’infiammazione: il football americano è uno sport estenuante e la gestione del dolore è una battaglia quotidiana per i giocatori. La ricerca scientifica ha dimostrato che il CBD presenta significative proprietà analgesiche e antinfiammatorie.
Uno studio del 2020 pubblicato su Sports Medicine ha evidenziato che il CBD modula la percezione del dolore interagendo con i recettori CB1 e CB2 nel sistema endocannabinoide. A differenza degli antidolorifici convenzionali, il CBD offre un’alternativa non assuefacente per la gestione del dolore sia acuto che cronico, consentendo agli atleti di recuperare in modo più efficace senza il rischio di dipendenza.

2- Migliore recupero e sonno: un sonno di qualità è fondamentale per il recupero atletico. Lo stress fisico e mentale della partita spesso porta ad ansia e disturbi del sonno. Come osserva la dottoressa Emily Williams, scienziata dello sport, “gli effetti ansiolitici del CBD sono rivoluzionari. Calmando il sistema nervoso centrale, aiuta gli atleti a raggiungere il sonno profondo e ristoratore necessario per la riparazione muscolare e le funzioni cognitive”. Gli studi clinici lo confermano, indicando che il CBD
può migliorare la qualità e la durata del sonno, traducendosi direttamente in migliori prestazioni sul campo.

Il CBD sul campo da football: la prospettiva dell'NFL

Per i giocatori della NFL, i benefici vanno oltre il semplice sollievo dal dolore. La natura fisicamente impegnativa del campionato rende i giocatori suscettibili a problemi di salute a lungo termine, tra cui la preoccupazione per l’encefalopatia traumatica cronica (CTE). Le proprietà neuroprotettive del CBD sono oggetto di intense ricerche e speranze.

La stessa NFL sta prendendo nota. Negli ultimi anni, la lega ha ammorbidito la sua posizione sulla cannabis, spostando la sua attenzione dalla punizione al benessere dei giocatori. La NFL e la NFL Players Association (NFLPA) hanno concesso congiuntamente finanziamenti per la ricerca sugli effetti dei cannabinoidi sulla gestione del dolore e sulla neuroprotezione. Questo cambiamento istituzionale riflette la crescente accettazione e le  testimonianze dei giocatori stessi.

Oltre il recupero: i cannabinoidi nelle terapie avanzate

L’applicazione dei cannabinoidi nella medicina sportiva si sta espandendo in campi innovativi come quello della dermocosmesi. Gli atleti sono soggetti a problemi cutanei causati da attrito, esposizione al sole e stress. Le formulazioni topiche a base di CBD offrono benefici antinfiammatori e antiossidanti mirati, aiutando a lenire la pelle irritata, accelerare la guarigione delle ferite e ridurre l’indolenzimento muscolare direttamente alla fonte.

Con l’aumentare delle prove scientifiche, è chiaro che i cannabinoidi sono destinati a diventare un pilastro della medicina sportiva. Per i nostri clienti che cercano soluzioni sicure, efficaci e scientificamente provate, il CBD e il CBG rappresentano la nuova frontiera nella cura degli atleti e nel benessere olistico.